Ciao a tutti, come va?
Nel video di oggi vedremo gli errori più comuni dei brasiliani con i verbi italiani. Attenzione ai verbi! Vai con la sigla.
Partiamo dal primo errore che si commette quando si parla al passato e in modo specifico all’imperfetto indicativo. Guardate questa frase in portoghese: “quando eu estava na Itália visitava un museo por dia”.
Quindi “quando eu estava… visitava”. Attenzione in italiano non è “quando io era… visitava”, no. È “quando io ero”, con la “o”, “visitavo un museo al giorno”, ok?
“Quando io ero in Italia visitavo un museo al giorno”. Regola generale: all’imperfetto la prima persona prende sempre la desinenza “o”. Quindi: io ero, io visitavo, io mangiavo, io bevevo, io giocavo, io camminavo, ok? Sempre la desinenza “o”.
Questo errore nasce dal fatto che in portoghese appunto abbiamo la desinenza “a” mentre appunto in italiano è differente. E lo stesso errore nasce poi nella seconda persona, anche qui in portoghese: “e você, quando você estava na Itália, visitava também um museu por dia”.
In italiano non è “quando tu era… e tu visitava” ma “quando tu eri… e tu visitavi”, ok?
Altra regola generale: all’imperfetto nella seconda persona la desinenza è la lettera “i”, ok? Quindi: tu eri, tu visitavi, tu mangiavi, tu bevevi, tu camminavi, ok?
Quindi occhio a questa differenza tra portoghese e italiano. Se in portoghese abbiamo: eu visitava, você visitava, ele/ela visitava. Quindi sempre in “a”. In italiano è differente avremo: io visitavo (con la “o”), tu visitavi (con la “i”) e lui o lei visitava (con la “a”).
Quindi solo la terza persona prende la lettera, la desinenza, “a”. Ok? Passiamo adesso ad un altro errore comunissimo che riguarda questa volta il presente, il tempo presente.
Immaginate di guardare una foto di qualche vostro amico sul cellulare e parlando con i vostri amici potreste dire […]. Come diventa in italiano questa frase?
Attenzione non è “come sono belli”, no! È “come siete belli”. Voi state parlando con questi amici, quindi dovete usare la seconda persona plurale “come siete belli voi”. Se dite “come sono belli” vi riferite ad altre persone, a loro, ok?
Questo problema, questo errore, nasce dal fatto che in portoghese abbiamo […] Ok? Il verbo è uguale per la seconda e la terza persona plurale ma in italiano non è così, ok?
Quindi il verbo essere: “voi siete belli”, “loro sono belli” o “belle” ovviamente nel caso del femminile, ok? Quindi attenzione a questa differenza nel presente: “voi siete”, “loro sono”.
Passiamo adesso a un altro errore che riguarda invece l’infinito. Guardate questa frase in portoghese. Qualcuno di voi potrebbe chiedermi: “Pierluigi posso te perguntar uma coisa?””Posso te perguntar uma coisa?”.
Come diventa in italiano? Attenzione all’errore, non è “posso ti domandare” o “posso ti chiedere una cosa?”, no! È “posso chiederti una cosa?””Pierluigi posso domandarti una cosa?”.
Quindi questa particella che in portoghese si mette prima dell’infinito, in italiano si mette dopo, si attacca dopo il verbo. Ok? Quindi attenzione, questo è un errore comunissimo e dipende proprio da questa differenza proprio di costruzione tra il portoghese e l’italiano.
Quindi “Pierluigi posso domandarti una cosa?””Pierluigi posso chiederti una cosa?”. Altro esempio. Pensate alla frase: “foi lindo te ver” o “foi lindo te encontrar”, in italiano diventa “è stato bello vederti” o “è stato bello incontrarti”, ok?
Quindi ricordate “Pierluigi posso chiederti una cosa?” oppure ancora “è stato bello vederti”, “è stato bello incontrarti”.
Passiamo adesso a un altro errore comunissimo che riguarda invece l’imperativo. Pensate al portoghese “olhe aqui” in italiano diventa “guarda qui” o “guarda qua”. È uguale. “Qui” “qua” sono la stessa cosa, ok? Quindi “olhe aqui” “guarda qui” o “guarda qua”.
Pensate adesso alla frase negativa “não olhe aqui” in italiano non è “non guarda qua” o “non guarda qui”. In italiano è “non guardare”, avete capito bene. In italiano si usa l’infinito per fare l’imperativo negativo… perlomeno al singolare.
Quindi “não olhe aqui” in italiano è “non guardare qui”, ok? O “qua”. Quindi “non guardare qui” “non guardare qua”, ok? È sbagliato dire “non guarda”. Quindi ricapitolando “olhe aqui” “guarda qui”, “não olhe aqui” “non guardare qui”, ok? “guarda qui” “non guardare qui” “guarda qui” non guardare qui”.
Attenzione, al plurale l’italiano funziona invece come il portoghese. Quindi al plurale se abbiamo “olhem aqui” in italiano abbiamo “guardate qui”. Forma negativa “não olhem aqui” in italiano è “non guardate qui”, ok?
Quindi è molto simile al portoghese “guardate qui” “non guardate qui” “guardate qui” “non guardate qui”. E a questo proposito vi faccio subito un esempio, quindi dell’imperativo negativo al plurale, potrei dirvi “non dimenticate, non dimenticate di mettere mi piace a questo video se vi sta aiutando.
Non dimenticate di commentare e non dimenticate di condividere questo video con tutti quelli che conoscete e anche quelli che non conoscete… eventualmente”. Condividetelo dappertutto: su WhatsApp, sulle reti sociali, dove volete!
Passiamo adesso all’ultimo errore che non è comunque meno comune rispetto agli altri. Questo errore riguarda quelle situazioni in cui in portoghese si usa il futuro do subjuntivo. Cosa che in italiano non esiste.
E allora facciamo subito un esempio per vedere come si esprime questo tempo in italiano. Pensate alla frase in portoghese “quando começa o filme, te aviso” “quando começa o filme, te aviso”.
In italiano come diventa? È sbagliato, attenzione, dire “quando cominciare il film?”, no! È sbagliato. In italiano si dice “quando comincia” quindi al presente “il film, ti avviso”, ok? Potete utilizzare il presente “quando comincia il film”.
Oppure in alternativa potete anche usare il futuro e quindi “quando comincerà il film, ti avviso”, ok? O “ti avviserò” sempre al futuro, ok? Quindi quando in portoghese si usa il futuro do subjuntivo generalmente in italiano potete usare o il presente o il futuro dell’indicativo, ok?
Bene, abbiamo terminato con questo video. A questo punto il mio consiglio è quello di ascoltare più volte questo video, prestando particolare attenzione alle differenze tra il portoghese e l’italiano.
E vi ricordo come sempre che il modo migliore per acquisire la lingua, e per parlare correttamente, è quello di ascoltare quotidianamente e ripetutamente l’italiano parlato dai madrelingua, ok?
A questo proposito se ancora non lo avete fatto,…s’è spenta la luce mannaggia…E a questo proposito se ancora non l’avete fatto, scaricate qui c’è il link… qui in alto, scaricate l’audioguida con le cinque regole per imparare l’italiano. Ci vediamo alla prossima. Ciao!
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