27 PALAVRAS DIFÍCEIS de PRONUNCIAR em ITALIANO I Aula Prática de Pronúncia Italiana

27 PALAVRAS DIFÍCEIS de PRONUNCIAR em ITALIANO I Aula Prática de Pronúncia Italiana

Ciao a tutti, come va?

In questo video porterete la vostra pronuncia italiana ad alti livelli esercitandovi a pronunciare 27 parole italiane considerate difficili dai brasiliani. Pronti?

Ah… a proposito di 27, 27. Non è “vinte” ma è “venti” “venti”. Mi raccomando! Ventisette. Sigla.

Cominciamo con una parola facile, facile, questa qui. Si pronuncia “chiacchiericcio” “chiacchiericcio” attenzione “chia-cchie-riccio” “riccio” “riccio” “chiacchiericcio” “chiacchiericcio” “chiacchiericcio”.

Passiamo adesso ad un modello di automobile conosciutissimo in tutto il mondo: questa qui, ok? Questa è una “cinquecento” attenzione “cinque-cento” “cinque-cento”. Occhio alle “c”. “Cinquecento” e attenzione è una “Fiat” “Fiat 500” non “Fiat”, ok? “Fiat 500”.

Ma la parola che voglio proporvi è sempre un numero ma è questo qua: come si pronuncia?”Cinquecentocinquantacinque” “cinquecento-cinquanta-cinque” “cinquecentocinquantacinque” “cinquecentocinquantacinque”.

Passiamo adesso a quest’altra parola che è molto comune e anche difficilotta: “sdrucciolevole” “sdrucciolevole” anche qui occhio alle “c” “sdruccio” “sdruccio-levole” “levole” “sdrucciolevole” “sdrucciolevole”. Il pavimento è “sdrucciolevole”.

Passiamo adesso a quest’altra parola che è di uso molto comune. Se avete un cane porterete il cane al “guinzaglio” “guinzaglio”, ok? “Guin-za” “za” occhio alla “z”. Non è “za” ma è “za” come “pizza”.

Quindi “guin-za-glio” “glio” “g” “l” “i” “glio” “glio” “guinzaglio” “guinzaglio”. Passiamo adesso ad una delle parole considerate più difficili, leggetela: “esercizio” “esercizio” “eser-ci” “ci” “zio” “zio”, occhio alla “z”.

È come quella di “pizza”. “Zio” “zio” “esercizio” “esercizio”. E andiamo adesso in “Inghilterra” “Inghilterra”. Attenzione “g-h” suono duro “g-h-i” “ghi” “ghi”.

Quindi “Inghi” “Inghi” attenzione alla “l”. È “Inghil”, non è “Inghil”, è “Inghil” “Inghil”. Quindi “Inghil-terra” “terra” “Inghilterra” “Inghilterra”, ok? Quindi occhio alla “l”: “Inghil-terra” “Inghilterra”.

Passiamo adesso ad un verbo molto usato questo qui: “scegliere” “scegliere” “s-c-e” “sce” “sce” come la “x” del portoghese. “Sce” e poi “g-l-i” “gli” “gli” “sce-glie-re” “scegliere” “scegliere”. Altro verbo eccolo qua: “scio” “sciogliere” “sciogliere”. Quindi “scio-glie-re” “scio-glie-re” “sciogliere” “sciogliere”.

E poi una parola anche questa molto usata nel quotidiano specialmente d’estate: “ghiaccio” “ghiaccio”. Attenzione “g-h-i” “ghi” “ghi” quindi poi c’è la “a” “ghia” “ghia” e poi doppia “c” “ccio” “ccio” “ghia-ccio” “ghia-ccio” “ghiaccio” “ghiaccio”.

Proviamo adesso a mettere insieme queste ultime tre parole: “scegliere”, “sciogliere” e “ghiaccio”. Proviamo a fare una frase. Ad esempio: “scegli quale ghiaccio sciogliere” “scegli quale ghiaccio sciogliere”.

È come se fosse “escolhe qual gelo derreter”, ok? “Escolhe qual gelo derreter” “scegli quale ghiaccio sciogliere” “scegli quale ghiaccio sciogliere”. Ce la fate? Provate! “Scegli quale ghiaccio sciogliere”. Facile?

Passiamo adesso a quest’altra parola, come la leggereste? “Sciacquare” “sciacquare”. Attenzione “scia” “scia” e poi “cquare” “cquare” “c-q” suono più intenso “sciacquare” “sciacquare”.

Passiamo adesso alla parola “coinquilino” “coinquilino”. Attenzione “coin “coin” “qui” “qui”. Attenzione a questa “u” si pronuncia “qui” “qui”. Quindi “coin-qui-lino” “lino” “coinquilino” “coinquilino”.

Quando abitavo all’università, abitavo in appartamento assieme ad altri ragazzi che erano miei “coinquilini” “coinquilini”. Quindi “coinquilino”.

Allora ragazzi come sta andando? Vi sta piacendo il video? Se sì, mettete già un -Mi piace-. Condividete questo video magari su WhatsApp, nei vostri gruppi di amici. E attenzione, se ancora non l’avete fatto iscrivetevi al canale. Fate la vostra iscrizione…

A proposito “iscrizione” “iscri-zio” “zio” “zio-ne” occhio alla “z” “iscrizione”… cliccando qui nel bottoncino e attivando le notifiche. Lì! Cliccate sul campanellino, ok?

Passiamo ora ad una parola di uso quotidiano, questa qui: “cucchiaio” “cucchiaio” “cu-cchia” “cchia” “c-h-i” suono duro “cchia” “cchia” “io” “cucchiaio” “cucchiaio”.

Passiamo adesso ad un’altra parola molto simile a quella portoghese ma differente nella pronuncia “inquieto” “inquieto”. Attenzione “q-u-i” “qui” “qui” va pronunciata la “u”. Quindi “quie” “quie” “inquieto” “inquieto” “inquieto”.

Passiamo adesso ad una parola facile “ginocchio” “ginocchio”. Occhio alla “g”. “Gi” “gi”, ok? “Gi” e poi “nocchio” “nocchio”. Sempre suono duro “c-h” “nocchio” “ginocchio” “ginocchio”.

Passiamo ad una parola interessante “sciocchezza” “sciocchezza”. Attenzione “s-ci” “sci” “sci”. Quindi “scio” “scio” “cchezza” “cchezza” “cchezza”.

Doppia “z” come “pizza”, ok? Quindi non è “sciocchesa”, no, è “sciocchezza” “sciocchezza”. Doppia “c”, doppia “z”. “Sciocchezza” “sciocchezza” “zza” “zza”. Attenzione “zza”, non “sa”, “zza”, ok? “Sciocchezza” “sciocchezza”.

Molto usata questa parola, immaginate in portoghese “não fala besteira” in italiano è “non dire sciocchezze” “non dire sciocchezze”, ok? “Ma che sciocchezza!”.

Passiamo adesso a qualcosa da mangiare, eccola: “prosciutto” “prosciutto”. “S-ci” “sci” “sci”. Quindi “pro-sciu” “sciu-tto” “tto” “pro-sciu-tto” “prosciutto” “prosciutto”.

E poi una combinazione di articolo e nome che sempre trae in inganno i brasiliani “una stanza” “una stanza”. Attenzione non c’è la “e” davanti alla “s”, quindi è “una stanza” “stanza”, ok? Non “estanza”. “Stanza” “stanza”.

E attenzione a questa “z”, è una “z” sorda, sempre quella di “pizza”. Quindi non “stanza” ma “stanza” “za” “za” come se fosse “t-z” “za”. “Una stanza” “una stanza”. “Per favore vorrei prenotare una stanza, una stanza”.

Passiamo adesso al nome di una scuola, questa qui: “liceo” “liceo scientifico” “liceo scientifico” “li-ceo” “ceo” “ceo” “liceo” “scien” “scien-ti-fi-co” “scientifico” “scientifico” “liceo scientifico”.

“Che scuola hai fatto? Il liceo scientifico”. “Il liceo scientifico” “liceo scientifico”. Io ho fatto il classico ma molti miei amici hanno fatto il “liceo scientifico” “liceo scientifico”.

E adesso occhio a questo verbo “rimbalzare” “rimbalzare” “rim” “rim” “bal” “bal” occhio alla “l” “bal” “zare” “zare”. Non “sa”. “Za” sempre quella “z” di “pizza”. Quindi “rim-bal-za-re” “rimbalzare”. Pensate a un giocatore di basket fa “rimbalzare” la palla, ok? Pa-pa-pa, ok? “Rimbalzare” “rimbalzare”.

Passiamo adesso ad un verbo che è molto usato nella musica ma anche nella cucina, questo qui: “armonizzare” “armonizzare” “armoni-zzare” “zzare”. Attenzione a questa “z”, è differente da quella che abbiamo visto prima.

Non è una “z” sorda, non è “zza”, è una “z” sonora “zza” “zza”. Devono vibrare qui le corde vocali, “zza”, ok? “Armonizzare” “armonizzare”, ok? Quindi non “armonizzare” ma “armonizzare” “armonizzare”, ok? Si armonizza il vino con il cibo ad esempio.

Passiamo adesso ad un’altra parola considerata difficile, questa qui: “scienziato” “scienziato”. Occhio sempre alla “z” sorda “scien” “scien” “ziato” “ziato”, ok? “Scienziato” “scienziato”.

Oh.. passiamo a un’espressione che apparentemente è facile: “non ce la faccio” “non ce la faccio” “não consigo” “não aumento”, ok? “Ce la faccio” “faccio”. Semplice, ok?

Ma attenzione a questo “non”, è questo che inganna. Non si pronuncia “no”, si pronuncia “non” “non”, ok? Si deve pronunciare la seconda “n”, quindi “non ce la faccio” “non ce la faccio” “non ce la faccio”.

Passiamo adesso a due parole simili. La prima è “giustizia” “giustizia”. Attenzione alla “g” “giu” “giu” e poi “sti” “sti” “zia” “zia”, sempre “z” sorda. “Giu-sti-zia” “giu-sti-zia” “giustizia” “giustizia”.

E un’altra parola simile “giudizio” “giudizio” “giudizio”. Sempre “giu” e poi “di” “di” suono duro della “d” “giudi” “giudi” e poi sempre la “z” sorda “zio” “zio” “giudizio” “giudizio”.

E poi un verbo molto usato quando andate in Italia, prenotate un hotel e poi magari disdite la prenotazione. E quindi il verbo è “disdire” “disdire” suono duro delle “d” “dis-di-re” “disdire” “disdire”. Quindi devo “disdire una prenotazione” “cancelar uma reserva” “disdire una prenotazione”.

E passiamo adesso a questa parola “percezione” “percezione” “per” “ce” “ce” “zione” “zione” “percezione” “percezione”. E chiudiamo in bellezza con questo mezzo di trasporto molto comune in Italia. Questo è un “tram” “tram”. Attenzione alla “m” finale. Non è “tran”, no, è “tram” “m” “m”. Quindi “tram” “tram”.

Bene ragazzi, abbiamo terminato con queste 27, forse 28 o 29… insomma quasi 30 parole difficili da pronunciare in italiano. Mi raccomando è importantissimo ripetere l’ascolto di questo video.

Ascoltate la mia pronuncia e ripetete a voce alta, ok? Non abbiate paura di ripetere a voce alta cercando di imitare il modo in cui pronuncio queste parole, ok? Quindi andate in giro e dite ad alta voce “sciocchezze” “sciocchezze”, ok?

Qualcuno vi parla e voi dite “non dire sciocchezze” “non dire sciocchezze”, ok? Ma ad alta voce, con sicurezza, ok? Ci vediamo al prossimo video. Ciao!Mi raccomando ripetete: ascolto, ascolto, ascolto. Ciao!

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