Ciao a tutti, come va?
Oggi parliamo di una parola presente in tante espressioni idiomatiche tipiche della lingua italiana che nel dizionario online della Treccani è definita come segue, leggo testualmente il dizionario Treccani: la parte posteriore e più carnosa del corpo umano comunemente indicata con termini eufemistici o più dotti o comunque meno crudi come “sedere”, “didietro” o “deretano”.
Insomma oggi parliamo della parola “c***”. Cos’è successo? Ho sentito un bip. No, non ci credo. Sono stato censurato nel mio stesso video. Ma dai! Sigla.
Partiamo da un concetto fondamentale. Il termine “culo” in italiano, che potremmo definire più elegantemente “fondoschiena”, “fondoschiena”, molto più elegante come espressione, come abbiamo visto nel dizionario Treccani corrisponde alla parte posteriore del corpo umano, ok.
Pertanto anche se somiglia tremendamente a quel termine volgare del portoghese e quindi alle orecchie, no, di un brasiliano sembra una parola molto forte, molto volgare, in realtà corrisponde nella stragrande maggioranza dei casi al termine “bunda” del portoghese, ok?
Volendo approfondire questo concetto per la mia conoscenza delle due lingue dell’italiano e del portoghese e per la mia conoscenza e per l’uso quotidiano che vedo fare di queste parole, nella mia opinione diciamo che “culo” si pone a metà strada, è quasi una via di mezzo tra l’espressione volgare del portoghese *** (c’è stato il bip? Sì.) e l’espressione “bunda”, ok?
Ma in linea generale è molto più vicino a “bunda”, no, è usato nella stragrande maggioranza dei casi come sinonimo di “bunda”. Il termine “bunda” portoghese potrebbe essere tradotto in italiano senza nessun cenno volgare con i termini “sedere” o appunto “fondoschiena” che vi ho citato prima.
Quindi per tutto quello che vi ho appena detto e non essendo una parola così volgare come potrebbe sembrare alle orecchie di un brasiliano, questo termine è molto usato comunemente nella lingua italiana ed è presente in tantissime espressioni idiomatiche che vi potrà capitare di ascoltare per strada, alla radio, in TV, ok?
Ed in questo video vediamo proprio queste espressioni, vediamo il significato che è differente da quello letterale del termine e partiamo dalle espressioni più soft, ok, quelle più comuni, a quelle invece un po’ più volgari e quindi magari da evitare, ok? Cominciamo.
Cominciamo da un’espressione che è usatissima, proprio di uso comune, che è “avere culo” “avere culo”. Espressione usatissima dagli italiani. Attenzione non è “avere il culo” che sarebbe letteralmente “avere il sedere”.
No, non è questa. L’espressione è “avere culo” senza l’articolo. “Avere culo” significa “avere fortuna” “ter sorte”, ok? E quindi ci sono le espressioni collegate che sono quelle esclamazioni “che culo!”, ok, “que sorte”. O anche “che botta di culo!”, ok?
Sempre lo stesso significato “que sorte” “che botta di culo” o anche “che colpo di culo!”, ok? Quindi “che culo” “che botta di culo” “che colpo di culo” “que sorte”.
Passiamo adesso ad un’altra espressione che si sente abbastanza spesso. Io qui mi faccio aiutare sempre dalla Treccani che è “battere il culo in terra” o anche secondo me più utilizzata “trovarsi col culo per terra” che significa “fallire” o più in generale “trovarsi senza soldi”, ok?
Trovarsi in una situazione finanziaria molto critica, ok? “Quel ragazzo si è trovato col culo per terra a 30 anni”, ok? Magari senza lavoro, senza soldi, ok? “Trovarsi col culo per terra” anche questa molto usata.
Passiamo adesso a due espressioni suggerite dalla Treccani che però non sono così comuni ma ve le dico perché vi può capitare di sentirle. La prima è “avere il culo di piombo” cioè significa “essere pigri”, no?
Questo già… anche il senso letterale da un po’ l’idea, no? Quindi essere pigri, non avere voglia di fare niente, non avere voglia di muoversi, no, “avere il culo di piombo”.
E l’altra che è invece “culo di pietra”, no, “culo di pietra” è una persona che invece è sempre seduta a lavorare, ok? Quindi “culo di pietra”. Però vi ripeto soprattutto questa seconda non è molto usata, l’ho sentita davvero pochissime volte.
Vediamo adesso invece un’espressione che è usatissima proprio, cioè gli italiani la dicono un giorno sì e l’altro pure: “avere una faccia da culo” o “avere la faccia come il culo” ci sono varie, no, ci sono delle varianti, no, di queste espressioni.
“Avere una faccia da culo” o “avere una faccia come il culo” è… significa che questa persona è “una persona sfrontata”, ok? Si potrebbe anche definire “sfacciata”, “senza ritegno”.
In portoghese potrebbe corrispondere all’espressione “cara de pau” “sem-vergonha”, ok? Quindi “una persona sfrontata” “sfacciata”, no, “ha la faccia come il culo” o “ha una faccia da culo”, ok?
Quindi queste due espressioni vi ripeto molto usate, si trovano abbastanza usate… abbastanza comunemente, ok, nella lingua italiana. Quindi esempi pratici. Vi potrebbe capitare di sentire qualcuno che dice “che faccia da culo!” oppure “oh ma guarda… ha la faccia come il culo!”.
Passiamo adesso ad un’altra espressione usatissima e secondo me anche molto simpatica che è “essere culo e camicia” “essere culo e camicia”. Cosa significa quando due persone sono “culo e camicia”?
Significa che sono due persone molto… molto amiche, no, che stanno sempre insieme, che si aiutano a vicenda, no? Quindi che vanno perfettamente d’accordo anche questa, ok?
Quindi “quei due sono culo e camicia”, ok? Stanno sempre insieme. Se ci pensate, no, anche letteralmente quando uno si mette una camicia cosa fa? La camicia dietro è attaccata al sedere.
Quindi questa espressione, no, è molto chiara, no, nel suo significato. Quindi “essere culo e camicia” di due persone quindi che vanno molto d’accordo, che stanno sempre insieme e che si aiutano.
Passiamo all’espressione “leccare il culo a qualcuno” che significa comportarsi in modo servile, no, nei confronti di un’altra persona per ottenere dei vantaggi, per ottenere dei benefici, ok?
Quindi “chi lecca il culo a qualcuno” è un “leccaculo”, ok? Definito o anche “leccapiedi”… ci sono tanti modi di definire una persona così. Un “ruffiano” anche si potrebbe usare ma sicuramente “leccaculo” è quella più… come dire… una delle più comuni, una delle più chiare, no, per capire… per indicare una persona che ha questo comportamento, che si comporta in modo servile per ottenere dei vantaggi, dei benefici.
Vediamo ora l’espressione “dare un calcio nel culo a qualcuno” che non ha il significato letterale, ok? “Dare un calcio nel culo a qualcuno” significa mandare via una persona in modo brusco, improvviso.
Nel campo del lavoro ad esempio “licenziare una persona”, ok? “Mandar embora uma pessoa” quindi “a quel ragazzo gli hanno dato un calcio nel culo” cioè “l’hanno mandato via” “lo hanno licenziato”. Attenzione, questa espressione è volgare, ok? È abbastanza forte come espressione, quindi da usare comunque con cautela.
Passiamo adesso ad un’altra espressione usatissima che è “farsi il culo” o anche nell’altra variante “farsi un culo così”. Cosa significa? Quando una persona “si fa il culo” significa che “si sforza tantissimo” “si affatica” per ottenere un risultato, per conseguire un obiettivo, ok?
Attenzione. Il verbo è riflessivo, non è “fare il culo” quella è un’altra espressione più volgare che vedremo dopo. Questa espressione è “farsi il culo”, ok? Quindi sforzarsi tanto per ottenere un obiettivo.
Quindi ad esempio “mi sono fatto il culo, no, studiando per superare l’esame all’università e l’esame purtroppo è andato male. Mannaggia, mi sono fatto il culo ma non ho ottenuto quello che volevo”, ok? “Non ho ottenuto il voto che volevo” ad esempio. Quindi “farsi il culo”.
Altra espressione usatissima è “prendere per il culo” “prendere per il culo” o anche “pigliare per il culo”. “Prendere” “pigliare” sono sinonimi, ok? “Prendere per il culo qualcuno” significa “prendere in giro”, no, qualcuno.
Prendere in giro una persona. E quindi “zoar”. “Poverino quel ragazzo viene sempre preso per il culo”, ok? “Poverino prendono sempre per il culo quel ragazzo”, ok? “Prendono sempre in giro quel ragazzo”.
Ora dopo aver visto una serie di espressioni più o meno volgari ma comunque generalmente usate in modo comune, passiamo adesso invece a quelle espressioni fortemente volgari e quindi da evitare dove appunto “culo” non è sinonimo di “bunda” ma è sinonimo di *** in portoghese, ok?
Cominciamo. E cominciamo incredibile a dirsi ma cominciamo dalle parole del sommo poeta, sommo poeta cioè Dante Alighieri il padre della lingua italiana che intorno al 1300 scriveva nell’Inferno “Ed elli avea del cul fatto trombetta” Dante Alighieri.
Non potevo non citarvi questa frase anche perché insomma io ho fatto il classico e chi fa il classico questa frase se la ricorda perché al liceo classico si studia un anno l’Inferno, un anno il Purgatorio, un anno il Paradiso, ok?
Quindi si studia bene questa opera magnifica di Dante Alighieri. Alla fine del primo anno quando hai fatto l’Inferno e ti chiedono: com’è stato? Com’è andata a scuola quest’anno? Lasciami stare, un inferno. Ok? È più o meno così.
Ecco e cosa voleva dire “Ed elli avea del cul fatto trombetta”? Significa in italiano più moderno “ed egli” cioè “e lui aveva fatto del suo culo una trombetta” cioè aveva fatto un peto, ok? Questo lo scriveva Dante nel 1300 riferendosi a un personaggio dell’Inferno, ok?
Quindi insomma se lo scrive Dante, Dante addirittura lo scrive, figurati… si può pure dire, no? Veniamo a quell’espressione che vi avevo accennato prima che è “fare il culo a qualcuno”. Attenzione, espressione volgare che si utilizza molto spesso come minaccia.
Ad esempio “ti faccio il culo!” significa “ti do botte!”, no, “te bato”, ok? È un’espressione di minaccia. La Treccani dice anche “imbrogliare qualcuno” come “fare il culo” potrebbe anche essere ma molto spesso è usato con tono di minaccia fisica proprio, ok? “Fare il culo a qualcuno”.
E ancora altra espressione volgare “dare via il culo”, ok? “Dare via il culo” significa “essere disposti a tutto” beh insomma… si capisce. Essere disposti a tutto pur di ottenere qualcosa, ok, per raggiungere i propri fini, i propri obiettivi, ok? Quindi “dare via il culo” espressione volgare. Attenzione, usatela con cautela.
Passiamo all’espressione “prenderlo in culo” o anche c’è la variante “prenderla nel culo” che significa “essere imbrogliato” essere fregato” “rimanere fregato”, ok? Non so… “quel mio amico l’ha presa nel culo” cioè ha fatto una cosa, gli è andata male e l’ha presa nel culo” cioè “è rimasto fregato”. attenzione, ripeto, espressioni volgari, ok?
Siamo nel volgare quindi non usatele così… non andate in giro dicendo queste cose, ok? Quindi mi sto attendendo alla Treccani. Quindi “prenderla…” ripeto “prenderlo nel culo” o “prenderla nel culo”.
E passiamo al famosissimo “mandare uno” o “mandare qualcuno a fare in culo” che significa “mandare qualcuno a quel paese” “mandare qualcuno al diavolo”, ok? Sono tutti sinonimi. Se ci pensate l’espressione “vai a fare in culo” non è altro che il più famoso “vaffanculo” che probabilmente molti di voi già conoscono, ok?
La parolaccia, il termine volgare “vaffanculo” non è altro che una forma contratta di “vai a fare in culo” cioè “vai a quel paese”, ok? “Vai in quel posto”, chiaro? Quindi la parolaccia deriva da questa espressione qui.
E terminiamo con un’ultima espressione che è sempre più comune, è sempre più utilizzata in Italia. È un’espressione di augurio quindi per indicare “buona fortuna” “boa sorte”, no, in italiano.
Molti di voi sicuramente conosceranno l’espressione “in bocca al lupo” “in bocca al lupo”, ok? Questa variante che vi sto per dire è la variante volgare di “in bocca al lupo” ed è “in culo alla balena” “in culo alla balena”.
Queste espressioni come dire… con queste espressioni si augura “buona fortuna” “boa sorte” per contrapposizione, no, augurando una cosa negativa. Cioè augurando una cosa negativa tipo “in bocca al lupo” o “in culo alla balena” (insomma una cosa abbastanza negativa… non oso immaginare) insomma si augura invece qualcosa di positivo, ok?
“In bocca al lupo” ha una risposta che è “crepi il lupo”, no? Se qualcuno mi dice “in bocca al lupo” la risposta è “crepi il lupo”. Se qualcuno vi dice “in culo alla balena” anche qui c’è una risposta che si dà standard, ok, ma non ve la dico qui adesso in questo momento.
Questa risposta ve la dirò su Instagram, sarebbe troppo forte per questo video anche per questo video, per cui cliccate qui nel link, seguitemi su Instagram e li farò un post dove vi dirò la risposta all’espressione “in culo alla balena”.
Bene, abbiamo terminato con queste espressioni idiomatiche. Spero che abbiate imparato tante cose nuove. Diciamo che il fondoschiena in italiano dopo questo video non ha più segreti per voi. Siete diventati degli expert in materia.
Ma a parte gli scherzi… spero che il video vi sia piaciuto. E condividetelo, contribuite a diffondere la lingua e la cultura italiana (abbiamo anche citato Dante.. non da poco) e ovviamente iscrivetevi al canale se ancora non lo avete fatto.
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Treccani.. Treccani.
“Culo” sostantivo maschile, parte posteriore del corpo umano. Popolare: “chiappe”, “deretano”, “didietro” (sinonimi). Poi scherzoso: (questa è bella) “dove non batte il sole”, “dove non batte il sole”… beh, è chiaro, no? Certo, se uno si mette a pancia in giù il sole batte in questo caso. Vabbè.
Eufemistico: “fondoschiena”, “fondoschiena”. Simpatico anche questo. Popolare: “mappamondo”… beh… “mappamondo”, sì, potrebbe essere dipendendo “natiche” vabbè questa è facile “natiche”. Popolare: “Paniere” questo si usa pure, no, “paniere” “paniere”.
Oppure letterario: “podice” o “podice”… boh… mai sentito “podice” credo che sia. Poi “posteriore”, no, il “posteriore”, sì, un modo elegante, no, il “posteriore”. Il “sedere” anche il “sedere”. E insomma è tutto per oggi!
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