Ciao a tutti, come va?
Cosa significa parlare come un italiano madrelingua?
Beh, secondo me e secondo tante altre persone che imparano le lingue o aiutano altri ad imparare le lingue, parlare come un madrelingua non significa non manifestare il proprio accento.
Quindi l’accento di per sé non è un problema. Ognuno di noi anche nel parlare la propria stessa lingua, ha un accento, ok? Giusto per fare un esempio:gli italiani del nord parlano l’italiano con un accento del nord che è differente dall’accento con cui parlano gli italiani del sud, ok?
Eppure tutti quanti parlano come degli italiani madrelingua.
Quindi l’accento non è un problema. Non preoccupatevi del fatto che parlando in italiano si senta l’accento tipico brasiliano, ok?
Ripeto l’accento non è un problema. E allora quali sono le cose importanti?
Su cosa dovete concentrarvi? Beh, io direi che sono due le cose importanti.
Prima di tutto la pronuncia, quindi pronunciare correttamente i suoni della lingua italiana.
Quindi ad esempio vedendo questa marca, ecco, è importante che la pronunciate come “Chicco”, ok?
“Chicco” e non “Chicco”, va bene? Quindi a questo proposito ho fatto un video su come pronunciare le più importanti marche italiane o marche brasiliane che si ispirano all’Italia. Quindi cliccate qui in alto a sinistra per vedere questo video.
E l’altra cosa importante è ovviamente parlare correttamente in italiano dal punto di vista grammaticale ma non solo parlare correttamente a volte non significa parlare nel modo in cui parlano gli italiani. Molte volte infatti gli studenti tendono a tradurre letteralmente dal portoghese all’italiano e questo è un problema.
Perché qualche volta, sì, la traduzione letterale funziona perché italiano e portoghese sono molto simili ma nella stragrande maggioranza dei casi si giunge ad un’espressione italiana che non è corretta grammaticalmente oppure potrebbe anche essere corretta in linea teorica ma è sicuramente un’espressione che gli italiani non userebbero in quel contesto, in quella situazione.
Ed eccoci qui allora all’argomento che è molto importante, è molto ricco, di questo video e di altri video che seguiranno perché questo è il primo video appunto di una serie di video dedicati a questo argomento, in cui vi aiuterò a parlare come parlano gli italiani madrelingua. Quindi non semplicemente parlare traducendo letteralmente, ma parlare usando le espressioni che naturalmente, autenticamente, gli italiani userebbero nei vari contesti specifici che analizzeremo.
E allora cominciamo subito. Sigla.
Allora il primo errore di questa serie di cui parliamo in questo video riguarda il verbo “sapere” “sapere”. Immaginate questa frase in portoghese:
E a questo proposito aperta parentesi il link del podcast lo trovate qui. Quindi cliccate e seguitemi su Spotify, SoundCloud, Apple e via dicendo. Quindi[…]
Risposta in portoghese:
Come diventa in italiano? Attenzione, è sbagliato dire “sì, io so”.
Sbagliato! La risposta corretta in questo caso è “sì, lo so” “lo so”, ok? “Sì, lo so” (sottointeso che Pierluigi ha un podcast). È come dire “sì, io so questo”
“So questa cosa che mi hai detto”, ok? Quindi è fondamentale mettere questo “lo” “sì, lo so” “sì, lo so”. Forma negativa “no, non lo so”, ok? “Non lo so”. Ad esempio:
Come diventa? “non lo sapevo” “non lo sapevo”, ok?
Quindi ricordatevi sempre questo “lo” col verbo “sapere”.
Quindi “sì, lo so” “no, non lo so” oppure “sì, lo sapevo” e forma negativa “no, non lo sapevo”.
Questo errore col verbo “sapere” è davvero molto comune tra i brasiliani e per questo motivo ho voluto isolarlo, evidenziarlo ma in realtà è un errore molto simile a quello che viene commesso con altri verbi, in altre situazioni. Ed è sempre conseguenza del fatto che si tende a tradurre letteralmente dal portoghese all’italiano. E allora vediamo altri esempi, altre frasi per evidenziare questi errori e capire come gli italiani parlano realmente in queste situazioni.
Pensate a questo esempio in portoghese:
Pieraccioni è un famoso regista italiano (Toscano peraltro).
Risposta potrebbe essere:
Traducendo letteralmente in italiano si ottiene “sì, ho visto” oppure “sì, io ho visto”.
Ecco, questa traduzione letterale non funziona in italiano. Si sente che manca qualcosa, ok?
Si dovrebbe dire “sì, ho visto[…] questo film”, no, continuando la frase quindi.
Oppure “sì, ho visto[…]” che cosa? ” […] l’ultimo film di Pieraccioni”, ok?
Ma un italiano come risponderebbe in una frase di questo tipo? Risponderebbe “sì, l’ho visto” “sì, l’ho visto” che sarebbe questo ” L’ ” sarebbe “lo ho visto” che sarebbe “sì, ho visto il film”, l’ultimo film, ok?
Quindi questo “lo” è un pronome che sta ad indicare il film che era nella domanda, ok?
L’ultimo film di Pieraccioni, va bene? Quindi in questa situazione un italiano risponderebbe “sì, l’ho visto” oppure forma negativa “no, non l’ho visto”.
E immaginiamo che il film non sia solo uno ma siano più film e quindi “hai visto i film di Pieraccioni? La risposta quale sarebbe?
Anche qui non sarebbe “sì, io ho visto” ma sarebbe “sì, li ho visti”. Cioè “ho visto i film”, ok?
Quindi non si mette “lo” riferito al film ma si mette “li” plurale maschile riferito a “i film”.
Quindi sarebbe “sì, li ho visti”, ok? Che sarebbe “ho visto i film”.
Ora una cosa che sicuramente avrà meravigliato qualcuno è che nonostante ci sia l’ausiliare “avere” “ho” il participio passato sia cambiato. Questo succede appunto perché ci sono questi pronomi “lo” e “li” che precedono l’ausiliare “avere” che precedono il verbo.
Quindi nel caso del singolare maschile “sì, lo ho visto” quindi “lo” “visto” maschile singolare. Se fosse invece un plurale “i film” (quindi plurale maschile) “sì, li ho visti” quindi “li” “visti” (plurale maschile).
Passiamo adesso ad altri esempi. Pensate alla frase:
“Sette veli” è una famosissima torta di creazione italiana, quindi inventata proprio in Italia: la torta sette veli. Quindi:
La risposta in portoghese potrebbe essere:
Se noi traduciamo in italiano diventerebbe “sì, ho già mangiato” “sì, ho già mangiato”.
Questa frase non è corretta, ok? Manca qualcosa. Un italiano non risponderebbe così.
Si potrebbe dire eventualmente “sì, ho già mangiato la torta sette veli”, ok?
Oppure “sì, ho già mangiato questa torta”, ok? Bisogna continuare la frase se si dice “sì, ho già mangiato”. Ma in realtà un italiano a questa domanda risponderebbe “sì, l’ho già mangiata” “sì, l’ho già mangiata”, ok?
“Hai mangiato la torta sette veli?” “Hai mai mangiato la torta sette veli?”
“Sì, l’ho già mangiata”, ok? Dove abbiamo “la ho già mangiata”, ok?
Quindi ” L’ ” sta per “la” “la ho già mangiata”. E se fosse plurale, se fossero “le torte”, lì la risposta sarebbe “le ho già mangiate”, ok? Quindi come vedete il funzionamento è lo stesso che abbiamo visto al maschile. Si mette il pronome prima del verbo e diventa “la” “mangiata”. Quindi il participio passato si concorda con il pronome femminile singolare “la” “mangiata” “la torta”, ok?
E al plurale “le ho già mangiate”. Quindi “mangiate” si concorda con “le” che fa riferimento a “le torte” plurale femminile, ok?
Quindi “la ho già mangiata” “le ho già mangiate”, ok?
Ora, se la risposta alla domanda è negativa, al singolare diventa “no, non l’ho mai mangiata” “no, non l’ho mai mangiata” mentre al plurale “le torte” “no, non le ho mai mangiate” “non le ho mai mangiate”. Ora, attenzione a una cosa che molto spesso
confonde dal punto di vista fonetico quindi dal punto di vista del suono.
Se siete stati attenti all’esempio del film e all’esempio della torta, avrete sentito che il suono di “l’ho” è uguale “l’ho visto” nel caso del film e “l’ho mangiata” nel caso della torta.
Quindi questo “l’ho” è uguale il suono ma il “visto” vi fa capire che questo ” L’ ” è un “lo” quindi “lo ho visto” mentre il “mangiata” vi fa capire che questo “l’ho mangiata” questo ” L’ ” è un “la ho”, ok? Quindi “la ho mangiata”, ok?
Quindi occhio perché il suono è lo stesso ma il significato, no, nascosto è differente.
Nel primo caso abbiamo un maschile “il film” mentre nel secondo caso (quello della torta) abbiamo un femminile. Eh… a questo punto qualcuno dirà “caspita Pierluigi, ma è complicato parlare come parlate voi italiani!”.
Beh, effettivamente questa non è una delle cose più spontanee, no, per un brasiliano parlare in questo modo. È una delle cose che differenziano la lingua italiana dal portoghese.
Però una cosa importante da sapere è che per utilizzare queste espressioni in modo corretto non è tanto importante conoscere la regola (che pure ovviamente aiuta) ma quello che è più importante è ascoltare quotidianamente l’italiano parlato dagli italiani, comprendendo il significato di quello che ascoltate. Ovviamente dopo aver visto questo video potrete più facilmente notare queste espressioni, no, e allora quando sentirete
Ok? Assocerete, no, queste espressioni, farete i collegamenti.
È estremamente importante nell’apprendimento di una lingua notare le cose, osservare, ok?
Quindi avere un ascolto attento, attivo. E per effetto di questo ascolto ripetuto, giorno dopo giorno, voi acquisirete queste espressioni e sarete in grado di utilizzarle naturalmente, ok? Quindi senza tradurre dal portoghese all’italiano ma già, come dire, pensando in italiano. Parlando come parlerebbe un italiano in quel contesto, ok?
Quindi fondamentale l’ascolto comprendendo ciò che ascoltate e un ascolto quotidiano, ok?
Quindi un’esposizione costante alla lingua. Se volete potete scaricare (e ve lo consiglio) qui in questo link la mia audioguida “como aprender italiano”, ok?
Con una serie di strategie e di tecniche da mettere in pratica per acquisire la lingua, ok?
Bene, io vi do l’appuntamento al prossimo video. Come sempre vi invito ad ascoltare più volte questo video perché vi aiuterà ad acquisire queste espressioni.
E noi ci vediamo alla prossima, ciao.
Comentários