NATAL e ANO NOVO na ITÁLIA: TESTE de LÍNGUA e CULTURA italianas

NATAL e ANO NOVO na ITÁLIA: TESTE de LÍNGUA e CULTURA italianas

Ciao a tutti, come va?

Quanto sapete realmente del Natale e del Capodanno in Italia?

Seguite questo video per testare la vostra conoscenza sull’espressioni e sulle abitudini tipiche degli italiani in questo particolare periodo dell’anno e ovviamente per sapere qualcosa in più su questi argomenti. Sigla.

Domanda numero 1.

Quale di queste espressioni è la più utilizzata in Italia per augurare un “Feliz Natal”?

Pensateci!

L’espressione più utilizzata è sicuramente “Buon Natale” e c’è un’espressione consolidata che è:

Ovviamente esistono anche altre formule per fare gli auguri soprattutto nella forma scritta.

Pensate ad esempio se volete scrivere un biglietto di auguri per Natale, potreste dire (potreste usare) le formule: “Auguro a Lei e famiglia” in modo formale “un sereno Natale e un felice anno nuovo” oppure “Auguro un felice Natale e un prospero 2020” ad esempio.

Domanda numero 2.

Quando scatta la mezzanotte del 24 di dicembre o del 31 dicembre, oltre a “buon Natale” e “buon anno” che cosa si dice?

Beh sicuramente si dice “auguri!”. Si danno gli auguri di buon Natale e di buon anno.

“Congratulazioni” e “complimenti” sono invece delle formule che si dicono a qualcuno che ha raggiunto un traguardo, ha conseguito un obiettivo come ad esempio una laurea o una promozione sul lavoro.

Domanda numero 3.

È vero che gli italiani usano anche l’espressione “auguroni!” per augurarsi buon Natale? Sì o no?

Eh sì, è proprio vero. Usiamo anche l’espressione “auguroni” che letteralmente significa “auguri grandi”, ok? Ma esistono anche altre espressioni come: che sono molto utilizzate.

Domanda numero 4.

Come viene chiamata la cena del 24 dicembre dagli italiani?

Beh… sicuramente la cena di Natale è una delle più abbondanti dell’anno ed è per questo che generalmente viene chiamata “cenone”, ok? “cenone di Natale” ma anche “cena di Natale” è un termine che va bene. Sicuramente la cena del 24 non è una “cenetta”, ok?

Il termine “cenetta” generalmente è associato all’aggettivo “romantica”. Quindi “cenetta romantica”. Una “cenetta romantica” è una cena tra due fidanzati o tra marito e moglie ad esempio, ok? Quella è una “cenetta romantica”. Ma la cena del 24 è un “cenone”, ok?

Domanda numero 5.

Quando un italiano ti domanda “che cosa fai la vigilia?” che cosa vuol dire? Che cosa vuol sapere? Vuol sapere “che cosa fai il 25 di dicembre”?

Vuol sapere “che cosa fai il 1° di gennaio”? O vuol sapere “che cosa fai il 24 di dicembre”?

Beh, quando uno ti chiede “cosa fai la vigilia?”, vuol sapere cosa fai alla vigilia di Natale o alla vigilia di Capodanno e quindi cosa fai il 24 dicembre o il 31 di dicembre.

Quindi dipende dalla situazione e dal contesto ma può essere una di queste due situazioni.

Quindi la vigilia o è il 24 di dicembre (vigilia di Natale) o è il 31 di dicembre (vigilia di Capodanno).

Domanda numero 6.

A quale gioco si gioca tipicamente in Italia nel periodo natalizio?

Pensateci!

Il gioco tipico del periodo natalizio non è la “tomba” che significa “túmulo” ma è la “tombola”.

La tombola è una specie di bingo, la logica del gioco è molto simile, ci sono delle cartelle dove ovviamente quando si completa la cartella si fa “tombola”, quindi c’è… la vincita è grossa.

Ma ci sono anche delle vincite minori, no, quando ad esempio in una cartella escono due numeri sulla stessa linea si fa ambo, e poi tre numeri terno, e così via: quaterna, cinquina.

E poi ovviamente la tombola che è il premio finale. Nel periodo natalizio è molto comune partecipare alle “tombolate” “tombolate”. Cos’è una “tombolata”? È una riunione tipicamente tra amici o in famiglia, dove si mangia e appunto si gioca a tombola. Quindi si dice “fare una tombolata”.

Domanda numero 7.

Qual è il colore tipico del capodanno in Italia?

Beh, sicuramente il colore dominante a capodanno è il rosso, ok? Pensate ad esempio al cenone di capodanno dove la tavola tipicamente è imbandita con una tovaglia rossa, con tovaglioli rossi e con altri elementi di decorazione sempre di colore rosso. E pensate anche ai vestiti, no?

C’è l’usanza di indossare un capo d’abbigliamento appunto di colore rosso.

Domanda numero 8.

Quale indumento di colore rosso si indossa tipicamente a Capodanno?

Pensateci!

Beh, la tradizione vuole che si indossi della biancheria intima di colore rosso.

Quindi la risposta giusta è “le mutande”, ok, che sarebbe “cuecas” o “calcinhas”.

In italiano non c’è distinzione, sono sempre mutande, sono mutande da uomo o mutande (mutandine) da donna, ok?

Ma il termine è sempre quello. Ovviamente oltre alla biancheria intima si possono indossare anche altri indumenti quindi ovviamente: una sciarpa, un cappello, qualsiasi cosa, anche le scarpe ovviamente. L’importante è il colore. Il colore deve essere rosso, perché?

Sin dall’antichità si pensava che il rosso fosse un colore che portasse fortuna, ok, fosse un buon augurio in vista dell’anno nuovo.

Domanda numero 9.

Quale parola si usa per indicare le “luzinhas de Natal” che si trovano per strada generalmente durante il periodo natalizio?

Occhio eh!

Beh, sicuramente il termine corretto è “luminarie”, “le luminarie di Natale”. Tra l’altro ci sono molte città in italia dove queste luminarie sono un vero e proprio spettacolo da vedere, da conoscere, da ammirare. Il termine “lucine” significa “piccole luci”, un termine molto generico e non indica le “luzinhas de Natal”. Mentre il termine “lampadario” in italiano significa “lustre”.

Domanda numero 10. Come si chiama il “réveillon” in Italia?

Beh, sicuramente il termine corretto è “veglione” “veglione”, ok? Il veglione di Capodanno.

Il termine “reviglione” non esiste, semplicemente, mentre il termine “veglia” indica lo stare svegli, ok, lo stato di veglia, soprattutto durante le ore notturne, ok? Pensate all’espressione di “veglia di preghiera” quando appunto si sta svegli per pregare.

Domanda numero 11.

Se un italiano ti chiede “che cosa fai a Santo Stefano?” cosa vuol sapere?

Vuol sapere che cosa fai il 26 dicembre? Il 30 dicembre? O il 31 dicembre?

Santo Stefano è il giorno 26 di dicembre, quindi il giorno dopo Natale, Santo Stefano, in Italia è un giorno festivo, quindi è un “feriado” indicato in rosso sul calendario.

E per cui generalmente si programma qualcosa per questo giorno, qualcosa magari in famiglia o con gli amici, per cui esiste proprio questa domanda tipica “che cosa fai a Santo Stefano?”.

Domanda numero 12.

Se un italiano ti chiede “che cosa fai a San Silvestro?” cosa vuol sapere?

Vuol sapere che cosa fai il 27 dicembre? Il 30 dicembre? O il 31 dicembre?

Beh, San Silvestro è il 31 di dicembre, ok? E la notte di San Silvestro è appunto la notte tra il 31 dicembre e il 1° di gennaio. In questa notte generalmente si fa il cosiddetto “cenone di capodanno” o “cenone di San Silvestro” dove c’è l’usanza di mangiare il cotechino o lo zampone con le lenticchie. Lenticchie che, come probabilmente saprete, sono un simbolo no di ricchezza, di prosperità. E la cosa curiosa… che questa tradizione deriva addirittura dal tempo dei romani dove si riteneva che le lenticchie che ricordavano per la forma tondeggiante le monete, portassero fortuna, perché?

Perché così come le lenticchie crescono di volume dopo la cottura, ecco, si riteneva che mangiandole potesse crescere anche il volume dei soldi, delle ricchezze di quella persona, ok?

Quindi si mangia le lenticchie proprio come augurio di ricchezza, di prosperità per il nuovo anno.

Domanda numero 13.

Come si chiamano quelle “feiras de rua” che si trovano in Italia, tipicamente durante il periodo natalizio?

Beh, la risposta corretta è sicuramente “mercatini di Natale”. I “mercatini di Natale” sono una tradizione di questo periodo, sono una tradizione di origine tedesca che poi si è diffusa in tutta Europa e anche in Italia, ma in Italia in modo più specifico i “mercatini di Natale” più tradizionali si trovano nella regione del Trentino Alto Adige (quindi lì nel nord Italia). Trentino Alto Adige è una regione italiana che storicamente ha ricevuto una forte influenza tedesca ed è per questo che lì sono proprio i mercatini più tradizionali. Attenzione, il termine “fierine di Natale” non esiste, mentre il termine “fiera di Natale” può essere un altro modo di chiamare un mercatino ma il termine “fiera” è più generico, no, è più ampio e corrisponde al portoghese “exposição”.

Bene, siamo in conclusione. Spero che il test sia andato bene o che comunque abbiate imparato delle cose nuove e interessanti sull’Italia. A me non resta che farvi gli auguri di Buon Natale, che possiate trascorrere questo giorno come desiderate.

E vi faccio anche gli auguri di un buon 2020 affinché voi possiate raggiungere tutti i vostri obiettivi e soprattutto che possiate raggiungere il livello che desiderate nella lingua italiana, e quindi che possiate comprendere e parlare l’italiano con facilità.

Ci vediamo alla prossima. Ciao!

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